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Roberta Pozzi

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Milano, 5 dicembre 2019 - Roberta Pozzi dà forma ai suoi pensieri attraverso il ricamo: Arcobaleno, Fantasia verde, Felicità, Incontro, Camogli, Giò realizzato insieme alla sorella, il cuscino Minorca o Gino, per suo marito, sono alcuni dei titoli delle opere messe in mostra tra il 6 e il 24 Dicembre 2019 presso la Galleria Meme di Milano, e che ne raccontano la sua evoluzione artistica.

 

Quadri carichi di senso estetico, alcuni dei quali hanno allietato per anni gli avventori dello storico ristorante di famiglia, “Il Carpaccio” di via Settala a Milano tra cui noti artisti per cui Roberta crea un ricamo quale segna posto, e dove poi è stata fondata, nel 2012, la Galleria-vetrina “il Crepaccio”. 

 

“Se è vero che i tessuti sono formati da intrecci di fili così come le parole (Aldous Huxley) formano il filo con il quale leghiamo le nostre esperienze, allora possiamo dire che le esperienze dell’esistenza di Roberta sono fili colorati impressi attraverso la nobile arte del ricamo - dice Giovanni Maria Conti Autore del testo del catalogo - questa, codificata da sempre come arte minore praticata esclusivamente in maniera manuale da giovani donne per acquisire consapevolezza su come abbellire e prendersi cura      

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della biancheria di casa, diventa per Roberta Pozzi strumento di rappresentazione artistica in cui il significato delle cose assume un senso diverso. Esattamente come l’inglese Julie Cockburn, che recupera vecchie fotografie degli anni ’20 e ’30 e le ricopre di pois multicolore ricamati realizzati a mano con punti minutissimi, o Maggie Dunlap, che ha trasformato il ricamo da storica arte decorativa a potente strumento di denuncia contro la violenza sulle donne, Roberta mette in scena e da forma alle sue fantasie, dagli oggetti del quotidiano ai vasi di fiori fino alle bellissime rappresentazioni delle piante di fico d’India intrecciando e ricamando filati di natura diversa.

 

E forse è proprio questa la sua particolarità, quella di saper dosare il colore ma soprattutto adoperare le qualità dei filati per rendere le sfumature, ora più chiare ora più scure, restituendo profondità al soggetto ricamato. Artigianalità purissima quella di Roberta perché è lei che si costruisce le tele da ricamare, ricerca e sperimentazione geometrica, in cui il colore e le sue sfumature sono i veri protagonisti. 

 

Pensieri resi forma attraverso filati colorati che rappresentano Roberta Pozzi e ciò che di più prezioso in realtà mostra di sé con le sue opere, un animo gentile reso eterno grazie ad un semplice filo modificato di senso”.

 

Giovanni Maria Conti

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